sabato 16 ottobre 2010

Carta dei Diritti del Motociclista




(articolo tratto da da www.cmfem.it)


Lo Statuto dei motociclisti secondo noi


La libertà di spostamento è fondamentale, anche quando è fine a se stessa; tutti gli utenti delle due e tre ruote esercitano, quindi, il loro diritto a questa loro personale forma di espressione, di scelta di vita e di mezzo di trasporto.
L'esercizio di questo diritto vive nel reciproco rispetto degli utenti delle altre categorie di veicoli e dei pedoni. Gli utenti delle due e tre ruote hanno il diritto ad essere rappresentati, come effettive parti in causa, in tutti quegli organismi che hanno, fra i loro compiti, quello di deliberare, stabilire, classificare, legiferare su questioni di pertinenza del settore motociclistico.
Richiamandoci alla Costituzione della Repubblica Italiana rivendichiamo il diritto ad un equo trattamento tariffario per quanto riguarda tasse, pedaggi, bolli, superbolli, una tantum, tasse di proprietà ecc.
Rivendichiamo inoltre la definitiva affermazione, lo sviluppo e la diffusione dell'educazione stradale come esigenza primaria dell'utenza delle due e tre ruote e obiettivo irrinunciabile della società.

Restano comunque aperti problemi di non facile soluzione, tra cui la lotta alla manomissione dei ciclomotori, che non può prescindere da una rielaborazione del concetto stesso di ciclomotore (trasporto del passeggero, cilindrata, velocità, inquinamento ecc.) i problemi legati alla pratica del fuoristrada o quelli relativi alla mobilità degli invalidi, ai quali è negata ogni alternativa all'auto. Ci ripromettiamo di approfondire questi ed altri temi, chiamando contemporaneamente le istituzioni a collaborare nella ricerca di soluzioni rispettose della libertà e della dignità dell'uomo.

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1. Il motociclista è in primo luogo una persona. Ad esso si applicano quindi tutte le norme ed i principi espressi nella Costituzione della Repubblica Italiana e nella Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo.
2. Il motociclista è un individuo libero. Ha diritto di viaggiare e spostarsi a bordo del suo motoveicolo, senza altra limitazione che il rispetto della libertà e della sicurezza altrui. Nessun provvedimento repressivo o limitativo della libertà personale può colpire un motociclista in quanto tale.
3. L'uso del veicolo a due o tre ruote deve essere frutto di una libera scelta. Nessun provvedimento di legge può in alcun modo influenzare, né determinare la scelta di trasporto individuale.
4. E' diritto inalienabile del motociclista decidere come salvaguardare la propria incolumità durante la circolazione. Nessun dispositivo di protezione individuale deve essere imposto per legge.
5. Nessuna limitazione alla guida dei veicoli a due e tre ruote può essere imposta, se non in base a criteri generali di sicurezza applicabili ad altre categorie di veicoli.
6. Il motociclista ha diritto di provvedere da sé alla manutenzione del proprio motoveicolo, per adattarlo alle proprie esigenze ed ai propri gusti. Le leggi in materia di circolazione e di omologazione dei veicoli debbono salvaguardare questo diritto.
7. Nessun limite tecnico alle caratteristiche ed alle prestazioni dei motoveicoli può essere stabilito per legge, tranne quelli volti a migliorare la sicurezza degli altri utenti o a garantire il rispetto dell'ambiente. In ogni caso, la limitazione deve determinare un miglioramento effettivo, e non teorico, delle condizioni di sicurezza e ambientali.
8. Nessun limite alla circolazione dei veicoli a due e tre ruote può essere imposto, se non in presenza di analoghi provvedimenti relativi alle altre categorie di veicoli, e secondo un ordine gerarchico discendente o per comprovate ragioni di sicurezza.
9. Lo Stato deve garantire una piena ed adeguata educazione preventiva, con particolare attenzione alle problematiche della mobilità su due e tre ruote.
10. Ovunque siano previsti spazi di sosta o di ricovero per autoveicoli, debbono essere realizzati spazi in proporzione per i motoveicoli
11. Le strade debbono garantire condizioni di sicurezza per il transito dei veicoli a due e tre ruote. Non debbono essere utilizzati materiali scivolosi, né dispositivi che, per loro forma o natura, possano compromettere l'incolumità di chi viaggia a bordo di veicoli a due e tre ruote.
12. Tutte le forme di imposizione fiscale o tariffaria applicate ai motociclisti debbono essere proporzionante alla disponibilità di specifiche infrastrutture; i fondi provenienti da tali imposizioni debbono essere destinati alla realizzazione ed al miglioramento delle strutture di servizio destinate agli utenti delle due e tre ruote.
13. Qualsiasi provvedimento volto a regolare o limitare l'uso dei veicoli a due e tre ruote, o che ne comporti una maggiore onerosità, deve prevedere la consultazione delle organizzazioni che rappresentano gli utenti delle due e tre ruote.

di Riccardo Forte

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