domenica 2 ottobre 2011

Checa-Ducati, festa iridata con "doppietta"



Il titolo iridato conquistato oggi a Magny-Cours con una splendida doppietta da Carlos Checa e dalla Ducati premia il “pacchetto” stagionale più forte ed equilibrato onorando la SBK e il motociclismo tutto.

La bellezza di questo sport sta proprio nella sua imprevedibilità, dove tutto e tutti sono sempre messi in discussione. Dopo il gran mondiale 2010 di Max Biaggi e dell’Aprilia e dopo la decisione della Ducati di non partecipare ufficialmente al campionato 2011 chi avrebbe puntato sul pilota spagnolo, sul Team Althea, sul bicilindrico bolognese?

Le polemiche di quest’anno sulla “gommina” favorevole, sulla super cilindrata del “pompone”, così come quelle dello scorso anno sull’Aprilia considerata “prototipo” lasciano il tempo che trovano. Nel motociclismo chi corre conosce i regolamenti e li accetta e chi vince ha ragione e merita il rispetto di tutti. Ma nessuno è imbattibile: è questa l’unica verità delle corse e vale sempre e per tutti. Biaggi-Aprilia hanno meritato il titolo l’anno scorso così come quest’anno Checa e la Ducati. Due considerazioni finali.

La prima riguarda la Ducati che ora sul titolo iridato ci mette il cappello. Le bicilindriche affidate al Team Althea, magnificamente gestite, sono a tutti gli effetti moto ufficiali. Discutibile il fatto che a Borgo Panigale non l’abbiano mai ammesso apertamente. Pur dopo la decisione di non partecipare direttamente al mondiale 2011 la Ducati poteva ugualmente sin dall’inizio dire come stavano effettivamente le cose. Timori per una stagione che si annunciava perdente? Ma tutto è bene ciò che finisce bene ed è giusto che alla Ducati vada il plauso e il riconoscimento di tutti.

La seconda riguarda Biaggi e l’Aprilia, fuori gioco nel finale per sfortuna ma con l’handicap di errori commessi dal “corsaro” durante la stagione. Anche qui, il nodo non è se queste ultime corse sono interessanti anche senza il pilota romano. Certo è che l’assenza di un protagonista come Biaggi toglie alle gare un valore “aggiunto”. Così come se mancasse Checa o un altro pilota di pari calibro. Inoltre si è dimostrato che l’Aprilia, moto che non domina a mani basse come qualcuno paventava ma pur sempre di elevata competitività, senza Biaggi è meno performante e comunque non vince. Questo dicono i fatti.

Per adesso uniamoci all’applauso meritatissimo per Carlos Checa, per il Team Althea di Genesio Bevilacqua, per la Ducati factory.


(da www.motoblog.it)

Nessun commento:

Posta un commento