giovedì 27 ottobre 2011

"Marco, insegna anche agli angeli ad impennare"



“Siamo solo noi”, di Vasco, la sua canzone preferita, ha accompagnato l’ultimo giro di Marco Simoncelli, l’uscita dalla parrocchia di Santa Maria Assunta a Coriano, al termine della cerimonia religiosa. Un lungo applauso ha accolto sul sagrato il feretro. Mamma Rossella ha cinto a sé con un abbraccio ed un sorriso Valentino Rossi; papà Paolo si è perso in un lungo abbraccio con Jorge Lorenzo, poi, all'uscita dalla chiesa, si è seduto con la sorellina Martina al fianco della bara posizionata su un tappeto in mezzo alla gente. Valentino ha aiutato a portare fuori una delle due moto di Supersic. Una delle due che il vescovo ha consentito che venissero portate in chiesa, durante le esequie. Kate, la fidanzata ha trovato la forza di parlare davanti a tutti: "Io da credente, ma non so in che cosa, ho una mia teoria. Marco era una persona perfetta e le persone perfette non possono vivere con noi comuni mortali". Poi, è partito il corteo.

gradino piu' alto — Qualche istante prima si era conclusa la cerimonia religiosa. "La sera prima dell'ultima gara hai detto che desideravi vincere il Gran Premio, perché lì sul podio ti avrebbero visto meglio tutti. A noi ora addolora non riuscire a vederti, ma ci dà pace e tanta gioia la speranza di saperci inquadrati da te dal podio più alto che ci sia. Addio Marco". Con queste parole il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, ha concluso l'omelia. E' stata un'omelia commossa, di circa dieci minuti. Cominciata parlando ai familiari del pilota: il padre Paolo, la madre Rossella, la sorella Martina e la fidanzata Kate: "vorrei accostarmi al vostro dolore - ha detto Lambiasi, guardandoli - e vorrei farlo con tutta la tenerezza che voi meritate e con il garbo di cui sono capace. Non ho vissuto il dolore lacerante che vi brucia il cuore, ma permettetemi di venire a voi con l'abbraccio di tutti, la preghiera di molti". "Fate sottoscrivere anche a me - ha ripreso il vescovo - le parole di papà Paolo: "dicono che Dio trapianti in cielo i fiori più belli per non farli appassire. Credo che sia così. Passatemi un pennarello per far firmare anche a me lo striscione 'Marco, insegna anche agli angeli ad impennare', quello comparso già domenica sulla gradinata della chiesa.

amici e avversari — "Ti ricorderò sempre e perdonami per aver discusso con te", firmato Jorge Lorenzo. Con queste poche parole, l'ex campione del mondo della Yamaha, ha salutato Marco Simoncelli sul libro delle firme posto in chiesa per il funerale del numero 58. Ancor più diretto, l'amico, il fratello più grande che non aveva: "Cazzo mi manchi... Rossi". "Sei forte. Mi hai sempre spronato ad andare più forte", firmato 4, il numero di Andrea Dovizioso, il grande avversario di Super Sic sin dai tempi delle minimoto.


(da http://www.gazzetta.it/Motomondiale/MotoGP)


L'ultimo saluto al Sic

CORIANO - Buon viaggio extraterrestre. Mentre Valentino alle sue spalle si stropiccia gli occhi e il padre Paolo si siede affianco alla bara abbranciando la figlia Martina, Kate prende il microfono e parla ai 15mila di Coriano. "Io ho elaborato una mia teoria. Lui, aveva solo pregi ed era una persona perfetta. E le persone perfette non possono stare con noi comuni mortali". Il nome di "Marco" rimboba all'unisono sui cieli di Coriano, sembra far tremare la Romagna. E' l'addio al "mitico Sic", l'extraterrestre. Alle parole della fidanzata Kate i tifosi, col volto tirato dalle lacrime, esplodono: "Grande Marco". Sotto suona Vasco: "Siamo solo noi". Guido Meda urla: "Sic c'è, sic c'è".

"MARCO CI GUARDA DAL PODIO PIU' ALTO" - Trema d'emozione la chiesetta di Coriano quando il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi conclude il suo addio a SuperSic. "La mattina prima della gara hai detto che desideravi vincere il Gran Premio per salire sul gradino più alto del podio dove tutti potessero vederti. Ora ci addolora non vederti, ma ci da pace sapere che ora ci guardi dal podio più alto che ci sia". Applausi, poi il saluto finale: "Addio Marco!".

"NEL CUORE DI TUTTI" - Si chiude così il saluto al grande campione Marco Simoncelli, morto a Sepang in un terribile incidente in pista. Migliaia di fan sono venuti a rendergli omaggio, i palloncini rossi con il numero 58 volano nel
cielo, gli adesivi con il suo stemma vengono distribuiti come un santino. Il funerale di Marco è roba da motociclisti: quando esce il feretro si sentono rombare i motori in lontananza. "Uno di noi, uno di noi" ripetono i ragazzi accalcati sul piazzale della chiesa. E' una cosa da brividi, Valentino si stroppiccia gli occhi, da un bacio a Kate. Il padre Paolo sistema il cappuccio della tuta e si siede per terra di fianco al bara, la accarezza. La madre Rossella stritola in un abbraccio Paolo Beltramo. Il dottor Costa - quello dei mille Gp - prende la parola. "Lì dentro c'è un viso che che sta sorridendo, perchè vi ha fatto un ultimo scherzo. Lui in realtà non è lì, perchè tornerà a casa con tutti voi, nel vostro cuore".


(da http://www.repubblica.it/sport/moto-gp)




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