La massima onorificenza riminese, il Sigismodo d'Oro, verrà consegnata domani a Massimo Tamburini, geniale tecnico designer motociclistico durante la cerimonia dei “Saluti di Fine anno”, che quest’anno si terrà nel foyer del teatro Amintore Galli di Rimini.
Massimo Tamburini nasce a Rimini il 28 novembre 1943
Per passione realizza nel tempo libero la sua prima motocicletta nel 1971, costruendo una "special" sulla base di una MV Agusta 600 Turismo, quando ancora la Bimota (di cui era uno dei soci fondatori) era un'azienda che si occupava di riscaldamento e climatizzazione.
Un successo – fu provata anche Angelo Bergamonti - rinnovato con la realizzazione di una nuova "special" su base Honda CB 750 Four, che lo spinsero a fondare la Bimota Meccanica con il socio Morri iniziando così a costruire una piccola serie di repliche della moto oramai conosciuta come Bimota HB1 e in seguito telai per moto da corsa che impiegavano motori giapponesi ed italiani.
Negli anni '80 diventa direttore tecnico nelle corse con il Team Gallina. Nel 1985 viene ingaggiato dai fratelli Castiglioni per lavorare alla Cagiva, realizzando subito la Paso. Un omaggio al celeberrimo centauro riminese che rompeva col passato e che sottolineava il passaggio di Ducati alla nuova gestione del gruppo Cagiva. Successivamente disegna le parti meccaniche e/o grafiche di moto che hanno vinto diversi titoli del mondiale superbike come la Ducati 851, la Ducati 888 e le Ducati 916/996. Nelle cilindrate minori per Cagiva ha progettato piccoli gioielli come la Freccia C9, la Freccia C10, la Freccia C12 e la Mito.
A metà anni '90, con la cessione di Ducati ad una fondo d'investimento statunitense, Claudio Castiglioni optò per il rilancio del marchio MV Agusta. La moto che stava per nascere in quel periodo dalla matita di Tamburini, che era quasi pronta con il marchio Cagiva, fu rivista pesantemente. Si passò al telaio a traliccio e l'F4 fu presentata in veste definitiva nel 1997. Sulla base dell'F4 creò una naked di grande successo e originalità come la MV Agusta Brutale.
Nel dicembre 2008, con l'acquisizione del gruppo da parte di Harley-Davidson, Tamburini rassegna le dimissioni dal ruolo di amministratore delegato della Centro Ricerche Cagiva, non riconoscendosi in quell’approccio ai progetti che ha sempre contraddistinto i suoi capolavori contraddistinti dall'eccellenza, qualità assoluta e ricerca della perfezione.
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