Anche la leggendaria Harley Davidson verrà costruita, almeno in parte, in Cina. L'azienda motociclistica deve fare i conti con la crisi e ha deciso di spostare gli impianti di Adelaide, in Australia, licenziando 212 lavoratori.
Un brutto Natale per i 212 lavoratori della Harley Davidson, che in questo modo spera di potere guadagnare punti anche nel mercato asiatico. Fondata nel 1903, l'Harley Davidson non è certo immune dal calo di vendite mondiale che ha colpito anche il settore motociclistico.
Solo in Italia nel 2011 saranno vendute il 15,8% di moto in meno rispetto al 2010. Ecco perchè, contro tutte le logiche della passione che anima i suoi possessori e anche i suoi lavoratori, ma con un occhio preciso ai bilanci, la linea di produzione australiana verrà trasferita in Cina dove i costi della manodopera sono infinitamente più bassi.
La prima concessionaria di Harley Davidson in Cina ha aperto nell'aprile 2006 a Pechino e da allora sono nati molti altri punti vendita. Il mercato cinese potrebbe essere stimolato dalla presenza sul territorio di una fabbrica, anche se in realtà la diffusione di Harley Davidson in Cina è stata anche ostacolata da restrizioni governative per l'uso di moto di grossa cilindrata nei centri urbani più importanti.
Ecco perchè la stessa Harley Davidson, oltre a fare pressioni sul governo cinese per eliminare le restrizioni, sta lavorando per educare i consumatori alle emozioni associate all'uso della moto nel tempo libero, in un paese dove i mezzi a due ruote sono stai a lungo considerati solo come mezzi di lavoro.
(da http://www.bintmusic.it/tendenze/economia/)
Un brutto Natale per i 212 lavoratori della Harley Davidson, che in questo modo spera di potere guadagnare punti anche nel mercato asiatico. Fondata nel 1903, l'Harley Davidson non è certo immune dal calo di vendite mondiale che ha colpito anche il settore motociclistico.
Solo in Italia nel 2011 saranno vendute il 15,8% di moto in meno rispetto al 2010. Ecco perchè, contro tutte le logiche della passione che anima i suoi possessori e anche i suoi lavoratori, ma con un occhio preciso ai bilanci, la linea di produzione australiana verrà trasferita in Cina dove i costi della manodopera sono infinitamente più bassi.
La prima concessionaria di Harley Davidson in Cina ha aperto nell'aprile 2006 a Pechino e da allora sono nati molti altri punti vendita. Il mercato cinese potrebbe essere stimolato dalla presenza sul territorio di una fabbrica, anche se in realtà la diffusione di Harley Davidson in Cina è stata anche ostacolata da restrizioni governative per l'uso di moto di grossa cilindrata nei centri urbani più importanti.
Ecco perchè la stessa Harley Davidson, oltre a fare pressioni sul governo cinese per eliminare le restrizioni, sta lavorando per educare i consumatori alle emozioni associate all'uso della moto nel tempo libero, in un paese dove i mezzi a due ruote sono stai a lungo considerati solo come mezzi di lavoro.
(da http://www.bintmusic.it/tendenze/economia/)
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