(da www.motoblog.it)
Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo: la moto si chiama proprio così e non si tratta di un giudizio o di un test. Forse il voto vero e proprio se lo è dato lo stesso Pepo Rosell, patron della spagnola Radical Ducati, con questa 9 e mezzo chiaramente ispirata alle Ducati Racing anni ‘70, come la monocilindrica 450 cc. L’ alchimista iberico infatti ha ben saputo miscelare i diversi ingredienti, tutti rigorosamente made in Borgo Panigale.
La base di partenza è il telaio di un M900 del ‘97, modificato nella parte terminale per consentire l’alloggiamento del codino seventies’ style. Dello stesso modello, anche il forcellone monobraccio che, si lega al cerchio a tre razze della prima 916. Entrambi i freni a disco sono affidati all’eccellenza della nostrana Brembo. I collettori sono della tedesca Wolfman e terminano con i due bellissimi Magaphones sovrapposti della Laser.
Completano il look il parafango anteriore modificato dalla MT-03, pedane racing SP, i semimanubri, il serbatoio della 999 e la caratteristica sella monoposto presa in prestito da un’altra perla della stessa Radical: la RAD 02 Cafè Racer. Il rosso del telaio ben si sposa con il bianco delle carene sui cui spicca la tabella portanumero corsaiola.
Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo: la moto si chiama proprio così e non si tratta di un giudizio o di un test. Forse il voto vero e proprio se lo è dato lo stesso Pepo Rosell, patron della spagnola Radical Ducati, con questa 9 e mezzo chiaramente ispirata alle Ducati Racing anni ‘70, come la monocilindrica 450 cc. L’ alchimista iberico infatti ha ben saputo miscelare i diversi ingredienti, tutti rigorosamente made in Borgo Panigale.
La base di partenza è il telaio di un M900 del ‘97, modificato nella parte terminale per consentire l’alloggiamento del codino seventies’ style. Dello stesso modello, anche il forcellone monobraccio che, si lega al cerchio a tre razze della prima 916. Entrambi i freni a disco sono affidati all’eccellenza della nostrana Brembo. I collettori sono della tedesca Wolfman e terminano con i due bellissimi Magaphones sovrapposti della Laser.
Completano il look il parafango anteriore modificato dalla MT-03, pedane racing SP, i semimanubri, il serbatoio della 999 e la caratteristica sella monoposto presa in prestito da un’altra perla della stessa Radical: la RAD 02 Cafè Racer. Il rosso del telaio ben si sposa con il bianco delle carene sui cui spicca la tabella portanumero corsaiola.
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